Scontro sul demanio di Santa Maria del Cedro. Replica dell’amministrazione comunale alla gestione del Summerday. Chiesta celerità di accertamento alle procure e alle forze dell’ordine interessate dalle denunce sulle occupazioni abusive.

SANTA MARIA DEL CEDRO – Quelle concessioni sul demanio di Santa Maria del Cedro sono scadute e non sono state rinnovate. Ci sono, eccome, occupazioni abusive di suolo pubblico. Ci sono anche allacci illeciti alla rete idrica e alla fognatura.
Lo scontro tra pubblico e privati sul demanio di Santa Maria del Cedro subisce un’impennata. L’amministrazione comunale ha infatti diramato una nota nella quale si chiede alle procure di Catanzaro e Paola, oltre che alle forze dell’ordine, di accelerare sugli accertamenti.
Per chi avesse perso le puntate precedenti. Tutto è partito da un annuncio da parte del sindaco Ugo Vetere. “Ho informato l’antimafia calabrese – ha detto – della procura di Paola sulle denunce mosse contro le occupazioni abusive di demanio marittimo da parte di strutture turistiche e artigianali”. In risposta è giunta una nota dell’amministrazione del Summerday, villaggio turistico dell’area Sud di Santa Maria del Cedro. “Nessuna occupazione abusiva – la replica –, noi assolti in ogni procedimento”.
La nota inviata dagli amministratori comunali è indirizzata alle procure di Catanzaro (Gratteri) e Paola, al prefetto di Cosenza, ai carabinieri di Scalea e della locale stazione e alla guardia costiera. I suoi contenuti muovono da quanto dichiarato da Antonio Viceconte in qualità di amministratore della società Cassiopea che gestisce il Summerday, ma gran parte dei suoi contenuti sono riferiti a tutti i privati individuati come occupatori senza titolo di demanio marittimo.
Anche in questo caso vi proponiamo il documento integrale spedito alla nostra redazione, ma già da ieri sera visibile su Facebook dal profilo istituzionale del sindaco di Santa Maria del Cedro.
Chiesto l’intervento delle autorità
“In merito al contenuto delle dichiarazioni che sembrerebbero essere state rilasciate dall’avvocato Giuseppe Pizzimenti” ad alcuni media locali “il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, e l’intera maggioranza comunale, oltre che gli assessori, senza entrare nel merito delle esternazioni rese, vista l’attività di indagine condotta dall’autorità giudiziaria competente su diverse aree demaniali occupate senza titolo da terzi in agro di Santa Maria del Cedro, e rilevate le esternazioni rilasciate nei citati articoli che vorrebbero far passare il sindaco come un visionario, violento, animato da livore, protagonista e assetato di potere, chiediamo alla Procura della Repubblica di Paola, a quella di Catanzaro, all’ufficio locale marittimo di Diamante, competente in materia, ai carabinieri di Scalea e di Santa Maria del Cedro di svolgere con sollecitudine i dovuti accertamenti atti a verificare, con riferimento alle denunciate occupazioni, se chi oggi occupa le aree demaniali indicate nelle denunce sporte, sia in possesso delle dovute e necessarie concessioni demaniali, atteso che agli atti presenti presso l’ufficio tecnico del Comune di Santa Maria del Cedro, alcuna concessione demaniale risulta essere stata rilasciata.
Specifica ancora il sindaco che le concessioni demaniali in precedenza rilasciate, ormai sono scadute e non sono state prorogate.
Allo stesso modo si chiede di accertare la titolarità in capo ai soggetti che occupano beni appartenenti al patrimonio dello Stato di validi titoli che autorizzano l’occupazione. Con la presente il sindaco viene a rappresentare che le denunciate occupazioni, tra l’altro, impediscono all’ente di portare a termine la realizzazione di opere e infrastrutture fondamentali per la crescita della comunità.
I dettagli delle occupazioni illecite secondo il comune
Ed infatti da una accurata visione del piano di spiaggia comunale e dell’adottato Psc – Piano strutturale comunale – si desume quanto di seguito si viene ad indicare:
A) L’occupazione dell’area di mq. 2195,00 da parte del Signor …. (omissis) impedisce alla collettività di poter usufruire di area demaniale destinata ad area verde;
B) L’occupazione dell’area di mq. 1786 da parte della Signor .. (omissis) impedisce alla collettività di poter usufruire di area demaniale destinata a verde attrezzato ;
C) L’occupazione dell’area di mq. 12250,00 da parte del Villaggio… (omissis) impedisce alla collettività di poter usufruire di area demaniale destinata a lotto per campeggi e servizi extra balneari, ma soprattutto impedisce il completamento del lungomare cittadino. Si specifica altresì che mq. 2200 di tale area sono identificati come area di accesso all’arenile demaniale ( lungomare). A ciò si aggiunge che l’occupazione lede la posizione del titolare della concessione demaniale rilasciata in favore della Società ….. ( omissis) atteso che l’occupazione da parte del citato villaggio ad opera del suo l.r.p.t. si protrae sino ad occupare porzione dell’area assentita in concessione per come si desume dal piano di spiaggia comunale.
D) L’occupazione di area demaniale oggi di mq.19.193, sul quale negli anni 80 è stato realizzato il Villaggio denominato Summer Day impedisce alla collettività di poter usufruire di area demaniale destinata in parte ad area a verde, non concedibile a terzi per mq. 5400 e mq. 11.773 per pertinenze turistiche balneari oltre che per 3215 mq. adibiti a lotti per campeggi e servizi extra balneari. Il tutto, si ribadisce, si desume dal contenuto del piano di spiaggia comunale e dell’adottato PSC – Piano strutturale comunale -, entrambi consultabili sul sito istituzionale dell’ente.
A ciò si aggiunge per come accertato da alcune pronunce rese dal Tribunale di Catanzaro la nr. 2953/13 emessa nell’ambito del giudizio 3165/2009 confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro in data 04 agosto 2016 con nr. 1366/16, che parte della struttura – ovvero del Villaggio Summer Day – è stato realizzato su beni ( terreno di circa ulteriori ventimila metri) di proprietà dello Stato.
E) L’occupazione dell’area di mq. 4500,00 da parte del Signor …..( omissis) impedisce alla collettività di poter usufruire di area demaniale destinata a lotti per campeggio e servizi extra balneari, viabilità di accesso all’arenile e parcheggi pubblici.
Tanto viene precisato al fine di evidenziare che le denunce sporte da circa tre anni, diversamente da quanto asserito negli articoli di stampa apparsi in questi ultimi giorni, non sono dovuti a motivi di natura personale o di ricerca di notorietà, ma solo ed esclusivamente in quanto atti dovuti per un sindaco onesto e libero che porteranno una volta che l’autorità giudiziaria adotterà i dovuti provvedimenti alla realizzazione e al completamento di infrastrutture necessarie per la crescita anche turistica e ricettiva della comunità.

Il perché delle sollecitazioni sulla magistratura
Fermo il riserbo sulle attività d’indagine e sui controlli che gli uffici comunali stanno completando in ordine alla sussistenza dei titoli necessari per l’espletamento delle attività svolte sulle aree appartenenti al demanio e al patrimonio dello Stato (ad esempio, sussistenza e validità del titolo edilizio, agibilità, autorizzazioni commerciali, autorizzazioni all’allaccio della rete idrico e fognaria, pagamento dei tributi) per tutti i beni e non solo per quello citato negli articoli di stampa, il sindaco Vetere, diversamente da quanto portato negli articoli di stampa secondo cui vi sarebbe un attacco all’indipendenza della magistratura, ritiene che investendo della vicenda le autorità e gli organi competenti, a breve, forte degli atti e della documentazione presente presso la casa comunale e della normativa vigente in materia, saranno adottati i dovuti e consequenziali provvedimenti.
Il sindaco con gli interventi sulla stampa ha voluto solo sollecitare la definizione della vicenda in tempi celeri, avendo tra l’alto l’ente, la possibilità di accedere a finanziamenti regionali che porteranno alla realizzazione di altre opere e servizi anche e soprattutto sulle aree demaniali occupate senza titolo.
Le precisazioni rivolte al Summerday
Detto tanto, non si comprende da quale articolo di stampa chi ha attaccato l’amministrazione comunale e per esso il sindaco ha desunto che il primo cittadino di Santa Maria del Cedro ha fatto riferimento al citato villaggio.
Ed ancora non si comprende da quale articolo di stampa chi ha attaccato il primo cittadino ha desunto l’attribuzione del posizionamento del cancello al citato villaggio, all’assenza di autorizzazioni afferenti l’agibilità, alla rete fognaria comunale e alla rete idrica comunale.
Il sindaco oltre ad evidenziare che per la vicenda non ha emesso alcun comunicato stampa, rileva che dagli articoli di stampa il villaggio Summer Day viene richiamato” in un solo caso “laddove correttamente chi ha scritto l’articolo ha rilevato che le aree poste all’interno della struttura ex Summer Day sono inserite nel piano di spiaggia comunale come parcheggi ed aree verdi e andrebbero quindi a fornire maggiori potenzialità a quella parte centrale del lungomare.
Nel citato articolo inoltre il giornalista si è limitato ad affermare che è stato eliminato un cancello che delimitava la struttura, senza mai indicare in chi gestisce il villaggio come il soggetto che lo ha posizionato.
Nello stesso articolo come in altri si è dato atto che l’ufficio tecnico ha accertato diversi allacci alla rete idrica comunale – sull’intero territorio – senza riscontrare le necessarie autorizzazioni. Anche in questo caso giammai il sindaco o l’amministrazione comunale ha dichiarato che il citato villaggio si è allacciato abusivamente alla rete idrica comunale.
Per mera completezza l’amministrazione comunale nel rilevare che il villaggio è inaccessibile a terzi e che l’area appartenente al demanio si trova all’interno delle mura della struttura si chiede, visto che negli articoli di stampa chi gestisce il villaggio asserisce di non occupare l’area, chi occupa l’area non essendo state rilasciate concessioni demaniali in favore di terzi.
A tanto occorre aggiungere che sino al 31.12.2014 era in corso di validità la concessione demaniale per mq. 3215 scaduta e non rinnovata. Che il titolare della concessione avverso il diniego al rinnovo serbato dall’Utc ha proposto ricorso al Tar Calabria sede di Catanzaro che ha nel rigettare il proposto ricorso ha confermato la legittimità dell’operato del Comune di Santa Maria del Cedro.
Va da se, che non avendo il titolare della concessione demaniale ormai scaduta, rilasciato l’area, ad oggi qualcuno occupa senza titolo l’area estesa mq. 3215 adibita nel piano di spiaggia comunale vigente come area destinata a campeggi e servizi extra balneari. Certamente non il sindaco di Santa Maria del Cedro.

Le conclusioni
Detto tanto, l’amministrazione comunale che fa quadrato intorno alla figura del sindaco respinge ogni addebito rilevando che le esternazioni portate negli articoli di stampa pubblicati negli ultimi giorni non fanno altro che rafforzare la compagine che da circa tre anni amministra il Comune di Santa Maria del Cedro che probabilmente denunciando alle autorità competenti i fatti sopra esposti ha intaccato interessi di rilevanti dimensioni.
In merito poi agli attacchi personali, professionali e di natura politica portati negli articoli di stampa sopra citati, verso la persona del sindaco, l’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro, avendo il consenso della maggioranza dei cittadini che vivono e risiedono nella comunità che in questi anni hanno avuto modo di valutare il modo di amministrare la pubblica cosa, li rimanda al mittente. Non da ultimo soprattutto nella parte in cui chi scrive fa riferimento al compianto dott. Romeo Vetere padre dell’attuale sindaco, persona della cui specchiata onestà e moralità nessuno ha mai dubitato e mai potrà dubitare.
Avendo da anni denunciato quanto sopra, ancora una volta, l’intera amministrazione comunale, con in testa il sindaco, invita con sollecitudine le autorità in intestazione ad effettuare i dovuti accertamenti e ad adottare i dovuti consequenziali provvedimenti.
Il sindaco si riserva di denunciare l’autore di quanto portato negli articoli sopra richiamati sia in sede civile che in sede penale”.
