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Tortora, la minoranza: “Bandiera blu? Sbiadita”

A estate conclusa il gruppo di minoranza Nuova Prosettiva traccia un bilancio negativo dell’attività amministrativa. Lamentate carenze nei servizi

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TORTORA – “Una Bandiera blu sbiadita”.

Il gruppo di minoranza Nuova Prospettiva interviene così sulla stagione estiva del Comune di Tortora appena terminata.

Il bilancio è negativo secondo i consiglieri Toni Iorio, Dorisia Grimaldi e Anna Pia Cerbino. Il prestigio del riconoscimento ottenuto per la prima storica volta sarebbe offuscato dagli scarsi risultati.

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I consiglieri Toni Iorio, Dorisia Grimaldi e Anna Pia Cerbino di Nuova Prospettiva

L’attacco di Nuova Prospettiva

“Il paese – sostengono i tre consiglieri – in modo sistematico manifesta ogni estate le proprie carenze strutturali mostrando ciclicamente la mancanza di programmazione necessaria a risolvere le criticità che puntualmente si presentano.

Pulizia del territorio, carenza idrica, mancanza di personale, assenza di servizi socio-culturali, viabilità montana. La Bandiera blu non si limita soltanto alla qualità delle acque del mare, ma comprende una serie di servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti per legge.

Il nostro gruppo si ritiene insoddisfatto della stagione estiva appena conclusa. Non è decoroso che i cestini posti sul lungomare siano stati colmi di immondizia senza che sia stato garantito un servizio di raccolta efficiente per carenza di personale, problematica già affrontata precedentemente in consiglio comunale dallo stesso gruppo.

Inoltre, anche le aiuole sono state abbandonate all’incuria, tanto che gli operatori turistici degli stabilimenti balneari hanno dovuto provvedere personalmente alla pulizia delle stesse. Per non parlare delle strade secondarie piene di erbacce e di sacchi della spazzatura gettati in ordine sparso e non raccolti.

La soluzione a questi problemi non è sicuramente garantita dallo sbandierare continuamente una percentuale di raccolta differenziata ferma da anni.

Inoltre, non si è ancora fatto fronte al problema idrico, le pompe non hanno funzionato lasciando il territorio senz’acqua per ore, se non addirittura per giorni. Anche le porte della cultura sono state spesso chiuse creando un enorme malcontento in quei turisti che salendo al centro storico per visitare il Museo di Blanda lo hanno trovato chiuso, proprio come la possibilità di poter visitare il Parco Archeologico. A proposito, a quando il primo rifornimento dopo la scoperta del giacimento petrolifero?

La montagna, invece, non è sufficientemente valorizzata e pubblicizzata per intercettare il suo turismo di riferimento attraverso le proprie peculiarità e un’infrastruttura fondamentale come la viabilità è abbandonata a sé stessa da anni.

Un paese come il nostro – conclude la minoranza –, lo ribadiamo, ha enormi potenzialità in quanto si può lavorare su ben tre canali per attirare un turismo duraturo e di qualità: montagna, mare e cultura”.

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