La proposta di legge ora al Senato per l’ok definitivo. Se approvata, entro il 2025 un defibrillatore in ogni ufficio pubblico con più di 15 dipendenti.
ROMA – Obbligo per le pubbliche amministrazioni di installare un defibrillatore in ogni luogo in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti e che eroghi servizi al pubblico.
Un obbligo da ottemperare entro il 2025 se, dopo la recente approvazione all’unanimità alla Camera, la proposta di legge per favorire la diffusione dei defibrillatori anche in ambienti extraospedalieri, passerà anche al Sentato.
Tra gli ambienti extraospedalieri individuati dal testo figurano, ad esempio, gli aeroporti, i porti e le stazioni ferroviarie, ma l’indicazione rivolta alla Pa lascia facilmente immaginare come l’obbligo di dotarsi di un defibrillatore riguardi praticamente la totalità dei municipi.
Tra le altre misure previste per le pubbliche amministrazioni l’obbligo di dotarsi di defibrillatori sulla base di un criterio di gradualità fondato su determinati elementi, tra cui gli orari di apertura al pubblico, l’ubicazione, il bacino di utenza di riferimento, i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso.
E ancora, la previsione della possibilità di utilizzo dei defibrillatori, in condizioni di necessità, anche da parte di persone non specificamente formate e l’adozione di un’unica applicazione mobile con interfaccia valida su tutto il territorio nazionale e di software integrati con le centrali operative regionali del 118.
fonte: Quotidianosanita.it