Costituito il comitato di sindaci per l’infrastruttura ferma al palo. Primo obbiettivo: parlarne con il governatore calabrese”.
DIAMANTE – “Il Porto di Diamante è il porto della Riviera dei Cedri. Parliamone con Oliverio”.
Questo in sintesi l’esito della riunione tra sindaci di ieri a Diamante, voluta da Ernesto Magorno, per esercitare pressione sulle istituzioni e sul privato al fine di far ripartire i lavori.
Lavori che restano ancora fermi, per un’opera che “è strategica – si detto nel corso dell’incontro – nello sviluppo di tutto il territorio dell’Alto Tirreno cosentino”. Primi cittadini uniti, insomma, nella “volontà comune di sviluppare azioni concrete, sinergiche e sistematiche”.
La prima di queste ultime è stata annunciata: bussare alla porta del governatore Oliverio per “avere una visione comune dello stato delle cose in merito alla realizzazione dell’opera e sollecitare insieme una rapida soluzione della stessa”.
Il coordinatore del gruppo – è stato deciso – è Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro.
All’incontro, oltre ai già citati, erano presenti i primi cittadini Vincenzo Cascini (Belvedere Marittimo), Gennaro Licursi (Scalea), Antonio De Caprio (Orsomarso), Antonio Longo (Grisolia), Michele Guardia (Sangineto), Francesco Silvestri (Verbicaro), Angela Barbiero (Buonvicino), il vicesindaco di Maierà, Raffaele Perrone e il vicesindaco di Diamante, Pino Pascale.