Previsto un incontro a Diamante. Annunciata la presenza del presidente Miceli. Intanto la Regione spinge per applicazione regolamento contabile.
Il Consorzio di Bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino chiede tributi senza erogare servizi. I conti dell’ente sono un disastro. Gli stipendi non vengono pagati.
Nelle ultime settimane sono tronate d’attualità le tante crepe nell’ex Valle Lao tanto da spingere la politica a occuparsene.
È per questo che martedì 1º marzo, alle 17 presso il Centro Dac di Diamante, i sindaci del vasto territorio interessato dall’ente consortile ne discuteranno e pensano di prendere una decisione in merito ai tributi dovuti al consorzio senza i servizi.
All’incontro è stata annunciata la presenza del presidente dell’ente, l’imprenditore Antonio Miceli.
Intanto, in una nota diffusa dalla Regione Calabria, si rende noto dell’esito della riunione della Sesta commissione consiliare, dedicata ai consorzi di bonifica della Calabria.
La posizione della Regione è che debba trovare applicazione il regolamento unico per la gestione
della contabilità finanziaria dei consorzi, adottato a dicembre scorso.
Il tutto per “un riordino dei bilanci di tutti i consorzi – si legge in un comunicato -, un nuovo modello di gestione più stringente e la rimodulazione della legge regionale” che regola il settore di questi enti e “che, ad oggi, risulta anacronistica e inadeguata rispetto alle nuove politiche di governance”.