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Presentata una mozione di sfiducia nei confronti del presidente di Amici della Lirica di Verbicaro che ha spostato soldi pubblici su un proprio conto bancario.
Le spiegazioni date non sono state ritenute sufficienti a dipanare ogni dubbio sulla gestione di quesi soldi pubblici.
Per questo motivo, in relazione al caso dei fondi dell’associazione Amici della Lirica di Verbicaro, i consiglieri di minoranza vogliono sfiduciare Franco Cirimele, attualmente assessore alla Sanità del centro tirrenico e presidente del sodalizio.
Allo scopo, Mirella Ruggiero e Felice Spingola, del gruppo Rinascimento verbicarese, Arturo Riccetti e Felice Amoroso di Liberi per cambiare hanno chiesto al sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, e al segretario comunale di convocare un consiglio comunale durante il quale presenteranno una mozione di sfiducia nei confronti del consigliere-assessore Franco Cirimele.
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Nelle scorse settimane i quattro dell’opposizione avevano sollevato la questione: risultava infatti che, a marzo 2021, era stato fatto un trasferimento di circa 5mila 800 euro dal conto corrente dell’associazione Amici della Lirica Verbicaro a uno privato. A farlo il presidente dell’associazione, all’epoca consigliere comunale di maggioranza, Franco Cirimele. Il conto destinatario dei fondi pubblici è a lui cointestato con il figlio.
Ruggiero, Spingola, Riccetti e Amoroso avevano quindi chiesto al primo cittadino di riferire in consiglio comunale. Nel corso di una seduta di fine luglio (leggi qui), l’assessore Cirimele ha sostenuto di aver chiuso il conto dell’associazione Amici della Lirica e spostato quei soldi su un proprio conto personale per non far maturare spese e, contemporaneamente, destinarli all’uso scelto dai soci o dal direttivo in fase di liquidazione.
Spiegazione che, evidentemente, non ha affatto convinto i consiglieri dei gruppi di minoranza che – come detto – hanno intenzione di sfiduciare l’amministratore della Giunta Silvestri. Nel corso dell’intera vicenda, i quattro si sono inoltre detti disposti a rivolgersi alla magistratura.
