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Sequestro da 2,7 milioni di euro a un imprenditore calabrese ritenuto vicino alle cosche “De Stefano” e “Tegano”. L’operazione è stata condotta dalla guardia di finanza e polizia di Stato su disposizione della Dda di Reggio Calabria.
Militari della guardia di finanza e della polizia di Stato, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, hanno sequestrato beni per un valore di 2,7 milioni di euro a un imprenditore reggino ritenuto vicino alle cosche “De Stefano” e “Tegano”.
Gli accertamenti sulla posizione dell’uomo è scaturita dall’operazione “Il Padrino”, in cui l’imprenditore era stato condannato a 8 anni per associazione mafiosa. L’uomo era già stato condannato in primo grado a 10 mesi per minaccia aggravata dal metodo mafioso nell’operazione “Gotha”.
Le indagini, condotte dal Gico. della guardia di finanza, dalla divisione Anticrimine della questura di Reggio Calabria e dal gruppo della guardia di finanza, hanno permesso di ricostruire il profilo di pericolosità sociale dell’imprenditore e di accertare un patrimonio sproporzionato rispetto al suo reddito.
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Il tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro di una società, 9 terreni, 3 fabbricati, un’auto, 110mila euro in contanti e disponibilità bancarie per un totale di 2,7 milioni di euro. All’imprenditore è stata inoltre applicata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 3 anni e 6 mesi.
L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, sotto la direzione della Dda, nella lotta ai patrimoni mafiosi per tutelare la legalità e l’economia sana.
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