In attesa di un pronto soccorso con la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare il punto sulle dotazioni di defibrillatori. La mappa dei dispositivi salvavita pubblici nei comuni dell’Alto Tirreno cosentino.
PRAIA A MARE – Postazioni pubbliche salvavita. L’Alto Tirreno cosentino è “cardioprotetto”?
Una domanda importante nell’attesa di un pronto soccorso a Praia a Mare nell’ambito della riapertura dell’ospedale, struttura di riferimento per il territorio che va da Tortora a Diamante.
Dopo la chiusura del presidio, nel 2012, la società civile chiese di fornire al territorio defibrillatori da dislocare in luoghi pubblici come municipi, stadi o scuole, e formazione dei cittadini nell’uso dei modelli di nuova generazione.
A Praia a Mare se ne conta uno soltanto, ed è presente nell’attuale Punto di primo intervento, presso l’ex ospedale. Alcune strutture balneari ne sono dotati e all’occorrenza li mettono a disposizione, ma è una possibilità limitata al periodo estivo. Stesso discorso a Tortora dove però ce ne sono due pubblici: uno in dotazione alla polizia municipale e uno alla Croce rossa.
Almeno tre defibrillatori pubblici sono dislocati a Scalea tra campo sportivo, scuole e polizia municipale. A Diamante uno è in dotazione ai vigili urbani mentre un secondo è stato donato all’Istituto scolastico comprensivo dal gruppo di minoranza Per una Diamante migliore a seguito di una raccolta fondi tra i cittadini.
A Santa Maria del Cedro il comune ne ha acquistati due e li ha fatti installare nelle farmacie del centro storico e di Marcellina e utilizzati, all’occorrenza, anche da medici di base e guardie mediche. Anche A Grisolia un defibrillatore si trova nella sede della polizia municipale, mentre un secondo modello è purtroppo fuori uso.
Andiamo ai comuni collinari. Due defibrillatori a Verbicaro, uno alla postazione della Misericordia e uno in municipio, ma quest’ultimo necessita manutenzione. Orsomarso ne ha uno in municipio ed è in procinto di essere installato in piazza. Ad Aieta è custodito dalla polizia municipale, ma a breve dovrebbe essere dirottato nei locali della guardia medica.
Alcuni di questi dispositivi fanno parte dei circa 200 defibrillatori che a partire dal 2009 la Provincia di Cosenza ha donato ai comuni. In tutti i casi si registra la presenza di personale, spesso semplici cittadini, formati per il loro utilizzo.
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