Le emergenze a Maratea: dalla frana a Castrocucco al Porto fino alle gallerie di Acquafredda. Incontro a Roma non soddisfa Europa Verde.

“Come possiamo fidarci dopo quello che sta succedendo con le gallerie di Acquafredda? Avevamo chiesto l’intervento ministeriale straordinario, ci ritroviamo con le responsabilità in mano a Regione, Comune e Anas”.
Manuel Chiappetta di di Europa Verde Basilicata, esprime le sue considerazioni dopo l’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, tra il ministro alle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, Donatella Merra, assessore lucano al ramo, e Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea.
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Come raccontato in un nostro precedente articolo (leggi qui), i tre hanno discusso dell’emergenza a Maratea, in particolare della frana che ormai due mesi fa ha colpito la Ss 18 in località Castrocucco rendendola da allora impraticabile.
Un meeting dal quale ci si aspettava qualcosa di più: “Dopo un incontro così strategico – commenta Chiappetta – aspettavamo una linea programmatica ministeriale chiara e oggettiva. Vogliamo sapere quali risorse economiche verranno messe in campo e soprattutto a che punto è l’iter legislativo per lo Stato di calamità.
Continuiamo purtroppo a registrare una comunicazione non univoca: mentre il veloce comunicato del ministero parla di intese su infrastrutture regionali come le dighe, il comunicato della Regione Basilicata aggiunge addirittura il tema dell’alta velocità. Infine il sindaco Stoppelli, con grande fiducia, scrive di un incontro positivo dove si è parlato di Maratea dal Porto alla frana di Castrocucco“.
Con le gallerie in corso di realizzazione in località Acquafredda, il Porto di Maratea è l’altro grande argomento dopo che l’ennesima mareggiata ha nuovamente scoperto la fragilità della struttura in termini di protezione del suo contenuto (guarda il video).
Allora, Chiappetta conclude: “Non ci sono più le condizioni per credere alle chiacchiere, le comunità del Golfo di Policastro hanno bisogno di atti e di certezze, non è tollerabile che non ci siano risposte per i cittadini.
Lavoreremo per stimolare il popolo affinché ci sia una mobilitazione rumorosa con il chiaro obbiettivo di far ritornare con i piedi per terra chi ha fatto delle promesse il proprio modus vivendi, ridando dignità ad una comunità che risulta allo stremo delle forze”.
