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La proposta di Impegno Comune per l’istituzione di una Cabina di regia per la gestione dei progetti Pnrr a Belvedere Marittimo è stata bocciata da maggioranza e minoranza.
La proposta di Impegno Comune per l’istituzione di una Cabina di regia per la gestione dei progetti Pnrr a Belvedere Marittimo è stata bocciata da maggioranza e minoranza.
Il gruppo di minoranza Impegno Comune ha presentato la proposta nei giorni scorsi, ma sia la maggioranza Belvedere Futura (leggi qui) che la minoranza Uniti per Belvedere hanno espresso un netto diniego.
“Deduciamo che non ci sono in questo paese condizioni di maturità e agibilità politica idonee a comprendere e sviluppare idee progettuali fortemente innovative ed efficaci”, ha dichiarato il capogruppo Ugo Massimilla. “Una grande opportunità di crescita per la comunità non prende il volo”, ha aggiunto.
In un comunicato, Impegno Comune ha espresso il proprio disappunto per il mancato accoglimento della proposta. “Siamo delusi dal fatto che la nostra proposta non sia stata presa in considerazione”, ha dichiarato il gruppo di minoranza. “La Cabina di regia sarebbe stata un importante strumento per la gestione dei progetti Pnrr nel nostro comune”, ha aggiunto.
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Cabina di regia Belvedere Marittimo: la proposta di Impegno Comune
La proposta di Impegno Comune per l’istituzione di una Cabina di regia per la gestione dei progetti Pnrr a Belvedere Marittimo prevedeva la costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale e trasversale, composto da professionalità eterogenee, interne ed esterne alla struttura comunale. L’organo avrebbe avuto lo scopo di veicolare specifiche proposte progettuali atte a fornire risposte concrete ad alcuni dei principali problemi della cittadina.
La Cabina di regia avrebbe avuto numerosi vantaggi per Belvedere Marittimo. Innanzitutto, avrebbe permesso di trovare soluzioni concrete alle criticità già riscontrate e denunciate in Consiglio. In secondo luogo, avrebbe rappresentato un ottimo strumento di vigilanza sull’operato della maggioranza in merito alla predisposizione di interventi irrispettosi del reale stato di fatto. In terzo luogo, avrebbe facilitato la gestione di analisi e studi di fattibilità in merito alla realizzazione di opere strategiche.
