Le sigle sindacali dei balneari Sib e Fiba a Roma giovedì 11 aprile 2024 per salvare la balneazione attrezzata italiana. La questione delle concessioni demaniali all’asta “colpirà anche i produttori e i territori in generale”.
Il Sindacato italiano balneari (Sib), aderente alla Fipe Confcommercio della Calabria, e la Federazione italiana imprese balneari (Fiba) di Confesercenti, hanno organizzato la manifestazione “Tutti a Roma. Salviamo la balneazione attrezzata italiana”, in programma il prossimo giovedì 11 aprile 2024.
“La manifestazione – si legge in una nota – è aperta a tutti gli operatori turistici sul demanio marittimo, ma anche a tutti i sindaci e consiglieri dei comuni interessati perché l’attuale situazione di stallo, senza una legislazione chiara e certa, è penalizzante sia per gli imprenditori che per i territori che li ospitano.
La mobilitazione si è resa necessaria per sollecitare tutte le forze politiche, il Parlamento e soprattutto il Governo a intervenire in modo chiaro per stabilizzare l’intero comparto. La balneazione organizzata è un fiore all’occhiello del settore turistico italiano ed è stata costruita con amore e passione da migliaia di piccole imprese familiari”.
I sindacati balneari si dicono preoccupati per lo stato delle cose: “L’attuale situazione tende a creare illusioni, basta volgere lo sguardo ai pochi esempi in cui le gare sono state espletate per capire che in Friuli è stato creato un villaggio Red Bull da migliaia di metri quadrati e in Veneto tre concessioni unite sono state assegnate alla nota marca di scarpe Geox.
Abbiamo citato questi due esempi per far capire anche ai fornitori alla filiera del chilometro zero che i danni economici che potrebbe portare una rimodulazione dell’attuale modello sono infinite. Quello che viene programmato in Europa sta avendo effetti devastanti in molti Stati e in molti settori. dall’agricoltura all’informazione per finire con il turismo”.
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Sib e Fiba, dunque, dipingono quello che potrebbe essere il quadro in Calabria, dove “potrebbero essere gravemente danneggiate le vendite delle nostre meravigliose acque oligominerali, oppure la scomparsa di prodotti tipici come la provola e delle bevande analcoliche locali o gli amari calabresi, tutte tipicità che raccontano la storia dei sapori della nostra terra”.
I balneari chiedono la mobilitazione per la manifestazione dell’11 aprile prossimo rivolgendosi alla classe politica e ai produttori calabresi.
“Serve un’alleanza fra imprenditori balneari, comuni e regioni – dichiara Antonio Giannotti, presidente Sib Calabria – per un inderogabile e urgente intervento legislativo che metta in sicurezza giuridica la balneazione attrezzata italiana e faccia ripartire il settore. Tutti, siamo parti lese di uno Stato che non legifera.
Bisogna, quindi, affrontare e risolvere il problema della morte annunciata di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che in Calabria come in tutte le coste italiane hanno costruito un modello di balneazione attrezzata che il mondo ci invidia. Pertanto – conclude Giannotti – invito tutti gli operatori turistici in concessione sul demanio marittimo ad unirsi per una manifestazione forte e numerosa per chiedere la soluzione di questo caos amministrativo generato da un persistente vuoto normativo”.
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